Démarche

Tutta la sua ricerca artistica è orientata verso temi e riflessioni esistenziali.

Da una prima fase analitica sul corpo e il suo linguaggio, passa ad un’indagine introspettiva dove la pratica artistica diviene mezzo attraverso il quale esteriorizzare una serie di segni presenti nell’inconscio.

Basandosi su teorie filosofiche incentrate sull’acquisizione dell’autoconoscenza, segue dei corsi di meditazione e realizza parallelamente a questa pratica una sequenza di autoscatti, dove, attraverso un libero fluire di gesti, lascia emergere questi segni, li decodifica e comprende che sono l’espressione simbolica di ricordi, angosce, rabbia e frustrazioni, stati di disagio provenienti da aggressioni e stimoli dall’ambiente.

L’intento è quello di definire consapevolmente la sua identità, di ritrovare quell’unità spezzata e ristabilire l’equilibrio esistenziale.

La pratica artistica le permette di portare alla superficie segni presenti nell’inconscio e ricordi del passato e attraverso un’azione cosciente e volontaria di esorcizzarli.

Il senso emotivo, il contenuto simbolico e la forte motivazione, danno all’azione un valore rituale, essa diviene mezzo di congiungimento tra essere e fare, restituendo all’opera d’arte la sua aura magico sacrale e il ruolo di linguaggio-transfert che ne ha caratterizzato sin dalle origini il divenire.

Utilizza diversi medium, foto, video, disegno, scultura e svariati materiali che ne evidenziano la tendenza alla sperimentazione. L’esperienza artistica si fonde alla vita in un intimo dialogo con se stessa e saranno le opere a tracciarne il percorso.

Ephifany

Struttura da analizzare, energia da trasformare, inconscio da liberare, organismo da sanare, supporto di segni da trasmettere. Nei suoi molteplici aspetti il corpo assume un ruolo centrale nella mia ricerca e in un’atmosfera intima, fra realtà simbolica e rigore tecnico, la pratica dell’auto-ritratto diviene mezzo d’indagine introspettiva e metodo di ricongiungimento esistenziale.

Carnalità

In seguito ad un’analisi estetica di certi organismi vegetali, che per le loro forme somigliano al corpo umano, eseguo una reinterpretazione al fine di dare loro una nuova esistenza, Il mio interesse verte su una certa ambiguità entro il sensuale e il viscerale. L’utilizzazione delle matite colorate sul legno mi permette di lavorare con un rigore e una precisione che mi sono propri, forme e degradazioni di colore. Attraverso questo procedimento l’immagine perde ogni referenza iniziale ponendo lo spettatore di fronte ad un universo che va aldilà di una semplice rappresentazione. Esso si ritrova immerso in una complessità sotto-giacente mescolata a sensazioni e intimità.

Poupées

Un feticcio dalla forma antropomorfica, mescolanza fra oggetto rituale e gioco, assume il ruolo di supporto-transfert, sospeso in uno spazio amorfo, diviene luogo di una proiezione psicologica, di memoria ed evocazioni.

Construction-denstrution

Una serie di gesti convulsi si adoperano per costruire una sfera, simbolo di totalità, compiutezza e perfezione, il filo l’avvolge per darle forma, anch’esso ha una forte carica simbolica, legame istintivo che unisce l’artefice all’oggetto. Dall’impossibilità di farlo ne risulta un sentimento di frustrazione che porta come ultimo effetto la distruzione dell’oggetto. Utilizzando ancora una volta un linguaggio simbolico, l’atto performativo da luogo alla ricontestualizzazione di un’esperienza.

Nettoyer

Lavare, strofinare, torcere, strizzare, fino ad evacuare anche l’ultimo residuo rimasto. Fra dinamismo d’azione e realtà organica, quest’atto performativo evoca le fasi di un travaglio, dove le dinamiche del gesto assumono un valore rituale e ricontestualizzano, in forma simbolica, una delicata condizione psico-fisica. Rivivere in maniera cosciente e volontaria un’esperienza significa comprenderla, accettarla ed esorcizzarla.

Equilibre-limite

Delle forme sferoidali realizzate con stratificazioni di carta, dove la materia assume variazioni di spessore, in parte fragile e trasparente, come sottile e delicata membrana. Le forme dal carattere organico, dipendono da un piedistallo vacillante e debole che ne supporta con giustezza il peso, al limite dell’equilibrio e della caduta. Ne risulta un sentimento di disagio di fronte alla messa in pericolo di un oggetto di importanza.

Trapasso

Il trapasso è quel processo imprescindibile al cambiamento. Sperimentare simbolicamente questa condizione è l’aprirsi ad una nuova realtà con la consapevolezza dell’abbandono, della fine e della rottura con i legami del passato. Nuove istanze si strutturano. Nel suo significato positivo, la morte simbolica, presuppone la rinascita in se stessi.



 

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